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LIBRI ANTICHI  ONLINE

Informazioni, notizie utili ed approfondimenti dedicati al mondo del libro antico e raro

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Storia ed elementi del libro antico

Home: Novità e aggiornamenti

NASCITA DEL LIBRO ANTICO

Johann Gutenberg (1394/1399 ca – 1468), orafo, nel 1437 a Strasburgo lavora all’invenzione dei caratteri mobili per la stampa e fonda la " Società per la stampa artificiale dei libri"; nel 1450 il sistema è sufficientemente perfezionato da permetterne lo sfruttamento commerciale. La tecnica consiste nell'allineare i tipi (piccoli prismi metallici di sezione variabile, su ciascuno dei quali compare in rilievo a rovescio un carattere) assemblandoli in linee, e unire queste creando le pagine complete di testo. Ogni matrice relativa ad una pagina viene quindi inchiostrata e successivamente stampata con un torchio pressore. Inizialmente i tipi vengono tenuti solidali da fasce; per questo si qualificano i libri stampati dall'invenzione fino alla fine del 1400 con il termine incunaboli, dal latino in cuna, cioè ‘in culla’, ‘in fasce’. Gutenberg mise a punto anche un inchiostro in grado di aderire ai caratteri in metallo e che doveva pertanto essere di composizione chimica completamente differente da quella degli inchiostri per blocchi di legno già esistenti, e trasformò una pressa da vino in un torchio in grado di stampare pagine di caratteri. Dalla nascita del torchio con uso di caratteri mobili (1455 circa) fino alla prima metà dell’Ottocento, l’arte tipografica ha mantenuto quasi immutate queste tecniche.

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Cose utili da sapere...

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Ministero della Cultura

Per rimanere sempre aggiornati sugli aspetti normativi che regolano la circolazione dei beni librari in Italia ed all'estero il Ministero della Cultura mette a disposizione, tramite la Direzione Generale Biblioteche, un portale ricco di informazioni utili.

Catalogo Bibliotecario Nazionale

L'Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane, referente tecnico-scientifico della Direzione Generale Biblioteche, istituzionalmente promuove e coordina l’attività di catalogazione e documentazione del patrimonio librario conservato nelle biblioteche pubbliche.

Conosci il valore del tuo libro

Per conoscere il valore economico del tuo libro o della tua collezione è importante affidarsi a professionisti seri ed affidabili. Un esperto ti fornirà la valutazione gratuita delle tue opere seguendo pochi e semplici passi on line.

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“Finché non abbiamo letto tutti i libri antichi, non c'è ragione di preferire i moderni.” Montesquieu.

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Curiosità

L'angolo dedicato alle curiosità librarie

Film in cui è protagonista il libro!

  • Il Grande Sonno (1946)

  • Cenerentola a Parigi (1957)

  • Manhattan (1979)

  • La storia infinita (1984)

  • La Bella e la Bestia (1991)

  • Harry ti presento Sally (1989)

  • Desperado (1995)

  • C’è posta per te (1998)

  • Notting Hill (1999)

  • La nona porta (1999)

  • Harry Potter e la camera dei segreti (2002)

Fonte: (uno, nessuno e) Centomila libri

Il Manoscritto di Voynich

Uno dei libri più misteriosi di tutti i tempi è il "Manoscritto Voynich": un volume illustrato di 204 pagine, vergato a mano su pergamena dell’inizio del XV secolo. Finora nessuno è riuscito a decifrarlo: la lingua in cui è scritto non assomiglia a nessuna di quelle conosciute. Le parole contenute nel manoscritto presentano frequenti ripetizioni di sillabe. Ciò spinse due studiosi (William Friedman e John Tiltman) a ipotizzare che fosse scritto in una lingua filosofica, ossia in una lingua artificiale in cui ogni parola è composta da un insieme di lettere o sillabe che rimandano a una divisione dell'essere in categorie.

Index librorum prohibitorum

L'Indice dei libri proibiti (Index librorum prohibitorum) è un catalogo degli scritti condannati dalla Chiesa cattolica in quanto contrari alla fede o alla morale. Il problema si pose con la diffusione della stampa e Innocenzo VIIl, nel 1487, con la costituzione Inter multiplices, si espresse sulla necessità di arginare la stampa e la diffusione di libri nocivi alla fede o scandalosi; il papa prevedeva un esame obbligatorio da parte della Chiesa di tutte le opere destinate alla pubblicazione, la concessione esplicita del permesso di stampa (imprimatur), la distruzione dei libri non autorizzati e pene per autori, editori e lettori. Fu Paolo IV a far pubblicare il primo, rigorosissimo, Index librorum prohibitorum redatto dall’autorità centrale.

Fonte: Treccani

Biblioteca Alessandrina: la più grande al mondo

Sotto Tolomeo II la biblioteca di Alessandria conteneva presumibilmente 500.000 volumi o pergamene, mentre il Serapeion ne ospitava circa 43.000. Dall’immenso patrimonio di testi in lingua originale furono ricavate copie che vennero poi diffuse nelle biblioteche di tutto il mondo antico; la biblioteca intraprese infatti un importante lavoro di diffusione e traduzione degli stessi. Accanto alla ricca collezione di opere, l’antica biblioteca comprendeva un osservatorio astronomico, un giardino zoologico e botanico e diverse sale da riunione.
La biblioteca di Alessandria venne parzialmente o interamente distrutta più volte: nel 47 a.C., durante la guerra civile tra Cesare e Pompeo, un incendio divorò il porto cittadino e si estese anche ad alcuni depositi della biblioteca, distruggendo circa 40.000 volumi. Secondo la leggenda, la biblioteca subì altri tre incendi che la devastarono definitivamente: nel 272 d.C. per ordine dell'imperatore Aureliano, nel 391 dall'imperatore Teodosio e nel 640 dai musulmani guidati dal califfo Omar I.

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Approfondimenti

Bay Psalm Book


Questo è un libro antico di preghiere stampato nel 1640 a Manchester e diffusosi nell’allora colonia nord americana, prima che diventassero gli Stati Uniti.

Di questo raro esempio di stampa antica esistono solo 11 copie in tutto il mondo.

Nel 1994 “rischiò” di diventare il libro antico più costoso del mondo, ma fu battuto dal codice di Leonardo. Fu venduto infine a 13 milioni di Euro.

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Birds of America di James Audubon

The Birds of America è un libro del naturalista e pittore John James Audubon, contenente illustrazioni di un'ampia varietà di uccelli degli Stati Uniti. Fu pubblicato per la prima volta come serie in sezioni tra il 1827 e il 1838, a Edimburgo e Londra

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First Folio di William Shakespeare

Questa è considerata dagli studiosi la prima raccolta di opere di Shakespeare, stampata nel 1623 in 750 copie. Oggi ne restano poco più di 200, per cui ognuna vale moltissimo. L’ultima è stata venduta a 5,6 milioni di Euro.

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La legatura

Storia e tipologie

Le coperte dei libri antichi erano confezionate con legno, cuoio, pergamena, arricchiti, in epoca medievale, da elementi metallici.
L’uso del legno nella confezione dei piatti è caratteristico nella legatura medievale. Le assi si realizzavano di preferenza con i legni presenti nei luoghi di origine. Dal XIV secolo tende a generalizzarsi l’uso del faggio, mentre nell’Europa centro-settentrionale si mantiene l’uso della quercia.
Elementi strutturali presenti nella legatura medievale sono le parti metalliche: fermagli, cantonali e borchie, realizzati comunemente in bronzo, ottone o ferro.
La pergamena, che nel codice ha ruolo di materiale scrittorio, viene utilizzata, alla fine del XV secolo, come rivestimento di piatti; mentre l’uso delle pelli conciate si ritrova nella copertura delle legature dei codici e nella composizione di elementi strutturali e di collegamento: i nervi, i capitelli, le bindelle.
La pergamena deriva da pelli di montone, capra, pecora e vitello, che, dopo bagni di purificazione nel sale e una permanenza nella calce, vengono sottoposte a tensione su telaio fino alla completa asciugatura.
Il cuoio proviene dalla pelle di svariati animali che, dopo la depilazione, viene conciata. L’uso del cuoio è presente nella legatura medievale, limitandosi al dorso, ai nervi, ai capitelli in alcuni casi e alla copertura parziale o totale dei piatti.
Nel periodo altomedievale si usano pelli allumate, conciate con minerali e grassi; alla fine del Medioevo si impiegano cuoi a concia vegetale. Scopo della concia è di impedire il naturale processo di putrefazione della pelle e di rendere il prodotto stabile e resistente all’acqua e al calore.
I principali tipi di cuoio usati per rivestire piatti lignei o in cartone sono:
Marocchino: pelle di capra a grani. È la miglior pelle per la legatura del libro: morbida, resistente, facile da lavorare, conciata e colorata con sostanze vegetali. Per la sua eleganza e robustezza, si presta ottimamente alla decorazione in oro cui conferisce un risalto particolare. In genere il marocchino, tenuto conto del suo elevato costo, veniva usato per le legature importanti e di pregio. Le legature di lusso del Cinquecento venivano in genere confezionate in marocchino a grana fine, in colore rosso.
Bazzana: pelle di montone conciata, di colore naturale, liscia e soffice, ma poco resistente alle sollecitazioni meccaniche, facile alle graffiature ed alle screpolature. Pelle di seconda qualità, veniva usata per le legature di minor pregio.
Vitello: comprende anche la vacca naturale o vacchetta. È una pelle morbida, senza grana, molto delicata. La più bella, detta «cuoio biondo», presenta un bel colore chiaro ed uniforme ed offre una superficie liscia e senza difetti.
Porco: la pelle di porco o di scrofa, conciata a pergamena, fu impiegata a partire dal Cinquecento in area nordica ed ivi restò in uso fino a tutto il Settecento. Robusta, indistruttibile, è facilmente riconoscibile per il suo aspetto grasso, per la particolare grana a gruppi di tre forellini e per il colore candido che con il tempo tende ad acquistare una patina dorata. È stata la più usata in Germania perché molto diffusa e perché si presta bene a ricevere la fitta decorazione a secco, tipica delle legature tedesche.

Fonte: Biblioteca Nazionale Braidense

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Tutela del patrimonio culturale italiano

Lista dei libri illecitamente sottratti

Alcuni libri antichi raggiungono valori economici elevati, per questo motivo sono obiettivo di furti sia da collezioni pubbliche che private. La Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti, prevista da ultimo dall'art. 85 del Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, contiene informazioni descrittive e fotografiche relative ai beni culturali da ricercare e rappresenta dunque, un fondamentale ausilio a supporto delle attività condotte dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.

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